Luca D’Aversa è il primo album, omonimo, di un cantautore romano fuori dalle convenzioni di una scena musicale, come quella italiana, che sembra fossilizzata quasi esclusivamente sugli input che gli provengono da talent-show e affini.
Dopo un’esperienza fatta di parecchi live sia acustici che full band, Luca approda al primo album interamente registrato nel suo Soultubestudio. Il disco è un lavoro più maturo e dal suono più ricco rispetto al precedente EP Mettiti comodo (dal quale viene scelto il brano Imparerò per la colonna sonora del film Viva l’Italia), con una chitarra acustica che ben si integra con la sezione ritmica e con una chitarra elettrica che alterna rock (Traffico) a momenti prettamente blues (Su di una nuvola). D’Aversa non nasconde le sue influenze musicali americane che escono fuori prepotentemente nel primo singolo Barattoli, a metà tra Ani Di Franco e Dave Matthews, e nelle riuscite ballate Mettiti comodo e Il bagaglio.
A completare un lavoro sicuramente di buon livello, ci sono testi mai pretenziosi e abili nel rimanere sul filo della leggerezza, anche nei momenti più introspettivi come nei brani Troppo poco e Se non credi. Un artista e un disco assolutamente da scoprire, per chi cerca nella musica italiana qualcosa di più di quello proposto abitualmente dalle radio e dalla tv.
Luca D’Aversa (etichetta Sunny Bit)
di Desmond Molly
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